Il parco che non ti aspetti

AGGIORNAMENTO – Nel 2023 il Minigolf di Dronero ha cessato l’attività.

Senz’altro pochi abitanti di Dronero immaginano che nella loro cittadina si trovino strutture che non hanno pari entro un ampio raggio.
Il Minigolf Park è una di queste ed è un concentrato di “specialità”.

Nei suoi circa 7400 m², in una suggestiva cornice verde offre spazi per il gioco e il relax adatti a persone di ogni età: bambini, ragazzi, adulti e meno giovani. Che si tratti di coppie, gruppi o famiglie, c’è posto proprio per tutti.

Il primato gli spetta in quanto è stato il primo impianto di golf su pista a 18 buche regolamentare realizzato in provincia di Cuneo, e resta ancora a tutt’oggi l’unico ad aver superato l’omologazione.

Risale a metà degli anni ’80 la costruzione del campo da minigolf (golf su pista) lungo il Rio Roccabruna, allora pascolo per i cavalli; nel tempo, si sono aggiunti due campi da beach volley, campi da bocce e un’autopista offroad per modellini radiocomandati a benzina o elettrici, purtroppo attualmente in disuso.

Da anni i giovani pallavolisti, e non soltanto quelli di zona, in estate organizzano sia tornei strutturati che improvvisati sui campi in sabbia, approfittando anche della loro buona illuminazione notturna.
Anche i campi da bocce talvolta ospitano piccole competizioni.

Un ulteriore motivo di interesse per il pubblico del Minigolf Park è la presenza del bar e, da qualche anno, anche di una polenteria.
Inizialmente Fabrizio Marini, il proprietario, per venire incontro alle “voglie” dei golfisti aveva aperto una gelateria, trasformandola poi in paninoteca, crêperie e bruschetteria. Nel 2005 ha infine ristrutturato tutta la zona cucina, predisponendola per il particolare tipo di ristorazione.

Per anni le varie qualità di farina di mais, Pignoletto, Saraceno e Nero, sono state le regine del menù dall’antipasto al dolce, e le ricette spaziavano tra quelle tipiche di tutta l’Italia settentrionale, privilegiando per quanto possibile gli ingredienti locali.
Di recente, con l’arrivo del nuovo cuoco Gustavo Beux, sono invece in preparazione piatti tipici della tradizione occitana, ma resterà anche in attività il paiolo (tipica pentola in rame, ghisa o pietra ollare utilizzata per la cottura della polenta), che dà il nome alla polenteria. E questa nuova linea in cucina presterà un’attenzione ancora maggiore ai prodotti di zona, e suona come un invito alla scoperta e all’assaggio per clienti vecchi e nuovi.
La sala da pranzo interna prima della pandemia poteva ospitare fino a 26 posti; ora soltanto 18, ma è affiancata da una ampio dehors.

Secondo quanto ci ha raccontato Fabrizio, sia il parco divertimenti che la polenteria sono frequentati da clienti che arrivano da lontano, più che dai residenti.

A questo proposito, qualche anno fa arrivò un gruppo di una decina di persone. Gli raccontarono di essere originari della Calabria e di essere venuti nella zona in visita a dei parenti. La cosa particolare è che gli chiesero di portare ad ognuno, allo stesso tempo, un menù completo. Ovvio dire che a fine pasto metà delle portate erano rimaste sul tavolo, ma loro pagarono e se ne andarono.
Qualche giorno dopo tornarono, spiegando lo strano comportamento della prima volta: non conoscendo i piatti proposti sul menu, avevano voluto assaggiare tutto per capire cosa incontrasse i loro gusti. Adesso finalmente ognuno sapeva cosa preferiva e quindi ordinarono tutti piatti diversi, complimentandosi per così tante e buone specialità.

Fonte: SalaStampa.Eu
Articolo: Ines Beltramo. All Rights Reserved.

Minigolf Park

parco divertimenti e polenteria a Dronero (Cuneo)