Cosa ci separa dalle scimmie

La registrazione risale a marzo 2003.
Jane Goodall, classe 1933, è una primatologa inglese che ha dedicato l’intera vita alla protezione e allo studio degli scimpanzè, soprattutto osservandoli nel loro ambiente.
Le sue scoperte hanno rivoluzionato le conoscenze sui nostri “cugini”, rivelando che possiedono attitudini che pensavamo essere soltanto umane. O forse sarebbe il caso di dire che noi talvolta ci comportiamo come loro…

Jane Goodall e scimpanzè
L’abbraccio dello scimpanzé Wounda alla sua salvatrice Jane Goodall che, dopo averlo guarito e allevato, gli restituiva la libertà.

La foto ritrae l’abbraccio spontaneo e inaspettato che questo scimpanzé femmina, chiamato Wounda (= vicino a morire) ha fatto a chi l’aveva salvato da morte sicura quando era un cucciolo, e ora gli stava restituendo la libertà: infatti, orfano di entrambi i genitori per opera dei bracconieri, era stato accolto in un centro di recupero, fondato e gestito da Jane Goodall.

Questa pioniera ha trascorso decenni in Tanzania per studiare da vicino questi primati e ha contribuito alla loro salvaguardia in vari modi, tra cui creando zone protette, istituti di ricerca e progetti locali. Ormai avanti negli anni, da tempo gira il mondo tenendo conferenze, non solo per sensibilizzare la gente sul rischio di estinzione di questi animali, ma anche per diffondere il risultato dei suoi studi ed insieme un messaggio di speranza.
Inutile dire che gli scimpanzé le devono molto, ma la razza umana altrettanto.

Fonte: SalaStampa.Eu
Articolo: Ines Beltramo. All Rights Reserved.

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