Voler volare


Il volo degli uccelli ha sempre avuto un certo fascino sull’uomo e, anche in antichità, qualche tentativo di imitarlo c’è stato.

Ispirato dall’etologo austriaco Konrad Lorenz (1903-1989), l’ornitologo francese Christian Moullec ha iniziato dal 1995 ad intraprendere iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla protezione degli uccelli migratori.
Per studiare “da vicino” oche selvatiche, anatre, cigni e gru le ha letteralmente accompagnate nelle loro migrazioni, volando con loro a bordo di un deltaplano motorizzato.

Ormai da parecchi anni, ha organizzato la sua attività in modo da offrire anche al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile, partecipando al volo di uno stormo in perfetta formazione da migrazione.
In questo modo finanza anche progetti di salvaguardia di specie europee a rischio di estinzione, tra cui l’oca lombardella minore (oca nana dalla fronte bianca).

Poter guardare queste riprese ci consente, persino stando con i piedi per terra, di dare una modesta soddisfazione al “voler volare” che ci portiamo dentro.

Molte persone sono in grado, senza l’ausilio di alcun marchingenio artificiale, di camminare sulla terra e di nuotare nell’acqua.
Ma a parte qualche salto spettacolare, nessuno di noi può lontanamente emulare la planata di un uccello o di una farfalla.

Vedere le immagini del volo in questo momento di reclusione forzata ci ossigena, ricordandoci che la natura è magica e meravigliosa.
Chiusi in casa, privati della gioiosa visione delle fioriture primaverili, che nel frattempo sono ugualmente esplose, non dobbiamo pensare che là fuori non ci sia più altro che dei virus devastanti…

Fonte: voleraveclesoiseaux.com. Informazione di dominio pubblico.
Articolo: Ines Beltramo. All Rights Reserved.

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