Quando le elezioni diventano… poesia

“Le elezioni” è una canzone scritta (insieme a Sandro Luporini) e interpretata da Giorgio Gaber, inserita nello spettacolo “Libertà obbligatoria”, messo in scena nel 1977.

Il testo, a cui l’interpretazione e la mimica dell’artista dà una forza particolare, gioca sul contrasto tra banalità e grandi ideali.

Giorgio Gaber (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003) è stato cantautore, commediografo, attore, cabarettista, chitarrista e regista teatrale italiano, tra i più importanti dello spettacolo e della musica italiana del secondo dopoguerra.

Molti e importanti i riconoscimenti e i premi che gli sono stati assegnati, così come molti sono stati i grandi artisti con cui ha condiviso amicizia e palcoscenico: Mina, Pat Boone, Luigi Tenco, Enzo Jannacci, Adriano Celentano, solo per citarne alcuni.

A 45 anni di distanza, i pensieri urticanti del “Signor G”, suo alter ego, sono più che mai attuali.
Libertà mistificata e omologazione della società sono soltanto due tra i tanti temi delle sue anticonformiste canzoni, sempre ironiche e spesso irriverenti.

La sua carriera, iniziata quasi per gioco e sviluppatasi attraverso varie e diverse fasi, da un certo punto in poi si è fatta impegnata. Ha punzecchiato politica e società restando sempre uno spirito libero, senza schierarsi da una parte o dall’altra, interpretando e allo stesso tempo criticando l’uomo comune.

Le sue canzoni scanzonate hanno ancora una grande forza e un nutrito numero di affezionati ascoltatori.

Fonte: SalaStampa.Eu / YouTube – Articolo: Ines Beltramo. All Rights Reserved.


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